La minaccia dell’idolatria
30 Giugno 2017Una Trasformazione radicale
31 Agosto 2017"Levati, scendi in casa del vasaio, e quivi ti farò udire le mie parole. Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; e il vaso che faceva si guastò, come succede all'argilla in man del vasaio, ed egli da capo ne fece un altro vaso come a lui parve bene di farlo”.
La scena è quella di un laboratorio di vasi artigianale dei tempi passati, ma che esistono ancora oggi in vari centri dell’Italia meridionale. In queste fabbriche la produzione è di libera scelta sia del vaso sia della forma data dal vasaio, questo secondo la volontà del proprietario o di richiesta d’eventuale mercato. Geremia il profeta, riceve un messaggio da parte di Dio, di portarsi nella casa del vasaio. La figura mostrata è preziosa come lezione per il profeta e per il popolo. "O casa d'Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio? Dice l'Eterno. Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d'Israele!” (Geremia 18:6). Attraverso questa figura Dio vuole far comprendere quello che è il suo desiderio e il sentimento verso di noi, e noi diciamo amen! Quando questo ci piace... La magnificenza dettata dall’amore, sembra essere la più indicata per esprimere gli interessi che Dio mostra nei confronti della sua creatura, un giorno dopo l'altro, per condurla verso la perfezione e poi con se. Il significato, però, è "Uno spirito di sacrificio!” Mosso fino alla completa rinuncia di se stesso e passione incondizionata per il vasaio e per l’argilla. Questo è Dio, che si è dato in maniera incondizionata per la Sua creatura fino a dare Gesù il Figlio alla croce per amore. Ha lasciato ogni cosa per compiere l'atto di redenzione per l'uomo. Il vasaio usa tutte e due le mani per lavorare il vaso: una dentro e l'altra fuori, un lavoro compatto e simultaneo anche col piede, e dare energia per favorire la ruota e farla girare. Dio, vuole compiere in noi un'opera, sia interiore sia esteriore col suo intero impegno, Egli vuole cambiare ì nostri sentimenti: modellare il carattere, il modo di parlare e comportamenti nella società affinché coloro che ci circondano possano dire, che noi siamo figli di Dio, ed Egli farà tutto il necessario per renderci compiuti e perfetti. Inoltre il “vasaio” non toglie lo sguardo dal vaso, mentre sta lavorando, esso è l'oggetto dei suoi pensieri perché vuole creare un vaso, così come lo immagina nella Sua mente e nel cuore. Infine il vasaio non toglie il vaso dalla ruota finché non lo finisce di formare, e terminato, è poi pronto per essere usato per la Sua gloria con specifiche prerogative e ideali. Noi, ora, siamo nella “forma” ma non ancora perfetti. Terminato il lavoro… nessuno abbia a lamentarsi…
“La cosa formata dirà essa a colui che la formò: Perché mi facesti così?” (Romani 9:20).
“Avendo fiducia in questo, che Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù" (Filippesi 1:6).
“Levati, scendi in casa del vasaio, e quivi ti farò udire le mie parole. Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; e il vaso che faceva si guastò, come succede all’argilla in man del vasaio, ed egli da capo ne fece un altro vaso come a lui parve bene di farlo”. Geremia 18:2-4