Ascoltare veramente
8 Gennaio 2019L’unico Salvatore.
23 Marzo 2019<
L’opera di Dio nella propria vita è la cosa più preziosa che il credente possiede.
Cosa c’è di più importante della salvezza e del perdono dei propri peccati?
Cosa ha più valore della certezza della vita eterna e dell’eternità da trascorrere nella presenza di Cristo?
Esistono però delle minacce dalle quali dobbiamo preservarla.
Innanzi tutto la vecchia natura peccaminosa, che pur essendo stata detronizzata dallo Spirito Santo al momento della salvezza, cerca di sfruttare ogni opportunità per tornare ad occupare il trono del nostro cuore. In secondo luogo le preoccupazioni della vita che distolgono il credente dal guardare a Cristo e dal confidare in Lui in ogni circostanza, per far spazio a scoraggiamento e dubbio.
Un altro pericolo è costituito dalla pressione esercitata da una società che si allontana sempre più da Dio e dalla Sua volontà e che vorrebbe indurre il popolo del Signore a scadere dalla propria fermezza.
Infine i ritmi frenetici e le molteplici attività quotidiane talvolta finiscono con l’impedire al cristiano di dedicare del tempo per la comunione personale con Dio.
La consapevolezza dei molteplici pericoli dovrebbe farci riflettere: stiamo custodendo l’opera di Dio in noi?
Affidiamoci ogni giorno a Cristo coltivando la comunione con Lui mediante la preghiera e cibandoci regolarmente mediante la Parola.
In questo modo nulla potrà rovinare l’opera di Dio in noi.
“Io ho riposto la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te” (Salmo 119: 11)
Ciò che si considera particolarmente prezioso, di solito è oggetto di particolare cura e attenzione, perché si desidera preservarlo da tutto ciò che in qualche misura potrebbe danneggiarlo o intaccarne il suo valore.L’opera di Dio nella propria vita è la cosa più preziosa che il credente possiede.
Cosa c’è di più importante della salvezza e del perdono dei propri peccati?
Cosa ha più valore della certezza della vita eterna e dell’eternità da trascorrere nella presenza di Cristo?
Esistono però delle minacce dalle quali dobbiamo preservarla.
Innanzi tutto la vecchia natura peccaminosa, che pur essendo stata detronizzata dallo Spirito Santo al momento della salvezza, cerca di sfruttare ogni opportunità per tornare ad occupare il trono del nostro cuore. In secondo luogo le preoccupazioni della vita che distolgono il credente dal guardare a Cristo e dal confidare in Lui in ogni circostanza, per far spazio a scoraggiamento e dubbio.
Un altro pericolo è costituito dalla pressione esercitata da una società che si allontana sempre più da Dio e dalla Sua volontà e che vorrebbe indurre il popolo del Signore a scadere dalla propria fermezza.
Infine i ritmi frenetici e le molteplici attività quotidiane talvolta finiscono con l’impedire al cristiano di dedicare del tempo per la comunione personale con Dio.
La consapevolezza dei molteplici pericoli dovrebbe farci riflettere: stiamo custodendo l’opera di Dio in noi?
Affidiamoci ogni giorno a Cristo coltivando la comunione con Lui mediante la preghiera e cibandoci regolarmente mediante la Parola.
In questo modo nulla potrà rovinare l’opera di Dio in noi.
“Io ho riposto la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te” (Salmo 119: 11)